I cercatori spirituali spesso fantasticano sull'idea di un "perfetto maestro spirituale". E’ importante rendersi conto che si sta idealizzando la perfezione psicologica/personale e non la perfezione spirituale intesa come consapevolezza della propria vera natura, che sono 2 cose molto molto diverse.
In sanscrito si usa il termine “Siddha” cioè essere perfetto, quando vi è la realizzazione e incarnazione della propria vera natura, ponendo fine all’illusione di un io separato con cui ci si identifica in ogni istante. Non quando tale saggio perfeziona l’illusione del suo ego-mente-persona.
Oltre a proiettare tale idea di perfezione psicologica sul loro maestro/guru/insegnante, credono che la spiritualità li renderà psicologicamente o persino professionalmente migliori o perfetti. Può anche darsi che alcuni lati personali e/o professionali migliorino in una certa misura, ma non è questo il punto né ciò che conta.
Evolvere è la natura del mondo manifesto, della vita. Anche dell’essere umano. Se, per esempio, l'essere umano smettesse di evolversi, non potrebbe sopravvivere a lungo. Questa evoluzione avviene sempre nello spazio-tempo. Allora, considerando i diversi gradi di consapevolezza negli esseri umani, uno potrebbe affermare che essere illuminati è il prossimo vero passo nell'evoluzione.
Tuttavia, è qui che avviene la confusione dell'illuminazione con la credenza nell'evoluzione verso una personalità perfetta. La cosiddetta illuminazione invece non ha nulla a che vedere con la personalità. Ed è proprio questo il punto dato che non ci può essere una persona che si illumina. Solo quando cessa l’identificazione con il complesso di ego-mente-persona ci può essere l’illuminazione ovvero la possibilità della Vita, di quel flusso incessante di Coscienza Estatica, di esprimersi anche attraverso quel sistema corpo-mente-spirito. L'illuminazione è al di fuori dello spazio-tempo: non è un movimento dell'ego-mente-persona, ma piuttosto la cessazione dell’identificazione con l’ego-mente-persona.
Pensare che l'illuminazione renderà perfetta la personalità di qualcuno è un'idea pomposa creata dall'ego e rafforzata da molti libri spirituali che descrivono gli esseri illuminati come santi incapaci di fare qualsiasi cosa al di fuori del paradigma etico standard. Questo ha portato molti a credere nel mito della perfezione psicologica e quindi nell’equazione essere illuminato = persona perfetta.
I guru non sono perfetti. Gli esseri illuminati non sono perfetti. Questo perché "perfetto" è solo un concetto che è soggettivo alle tue nozioni preconcette di cosa sia un essere umano perfetto. L'essere illuminato non deve necessariamente corrispondere a questo.
In sostanza questo è solo ciò che TU pensi, e non significa che sia vero o fattuale perché ognuno ha le proprie opinioni e convinzioni su come un essere illuminato dovrebbe agire, comportarsi, parlare, camminare, ecc. Per alcune persone, un Maestro illuminato deve essere estremamente serio e non può ridere o raccontare barzellette. Per altri, un Maestro illuminato ha bisogno di vivere in totale povertà all'interno di una grotta, senza saper usare un computer o uno smartphone. Coloro che hanno tali credenze dogmatiche vivono ancora nell'età della pietra e pensano che qualcuno che è sveglio debba avere una lunga barba bianca, indossare abiti bianchi e vivere sull'Himalaya. Questo è assolutamente falso e ridicolo.
Non dovresti proiettare le tue idee su cosa sia un essere illuminato perché rimarrai deluso. Non esistono guru illuminati perfetti se ti basi su una tua idea di perfezione. Perchè questa è solo una fantasia creata dall'ego-mente-persona. Ciò che è perfetto per alcuni potrebbe essere orribile per altri. Gli attributi mentali o fisici che un essere illuminato dovrebbe avere secondo l'opinione di una persona sono gli stessi attributi che altri potrebbero considerare come "sicuramente non illuminati".
Un essere illuminato potrebbe urlarti contro, solo per aiutarti a vedere un punto o per capire qualcosa di più profondo. Un altro essere illuminato potrebbe semplicemente sedersi in silenzio senza pronunciare una parola, solo per aiutarti a vedere un punto o per capire qualcosa di più profondo. Uno non è meglio dell'altro; sono solo diverse espressioni della stessa Verità. Il profumo dell'Assoluto deve essere espresso in modi diversi per adattarsi alle diverse tendenze, temperamenti e maturità dei ricercatori.
In verità è tutto molto semplice. E’ solo la tua mente che rende complesso persino la cosa più intima che ci sia cioè la tua vera natura.
SERVE PERFEZIONE DI FRONTE ALLA PERFEZIONE
La manifestazione è perfetta in ogni suo aspetto, anche nell'apparente illusione che vela la nostra vera natura di Infinita Coscienza Estatica e che si dispiega nelle modalità più disparate di fronte ai nostri occhi ogni giorno. E' perfetta specialmente in quella raffinata finzione che crediamo di essere, chiamata "io" separato, che è l'origine e al tempo stesso la fine di tale apparente illusione.
Di fronte a cotanta perfezione non c'è altro modo di realizzare la nostra vera natura se non quello di "diventare perfetti" spiritualmente, Siddha, ovvero di lasciare che la perfezione si esprima attraverso un "io" che a quel punto non ci sarà più... perché non c'è mai stato!
Solo rendendo perfetta la propria pratica spirituale con distacco, perdendosi nell'amore divino, si può incontrare la dolce ma sudata scappatoia, il cancello senza cancello, per unirsi in maniera permanente, Yoga, e sfuggire al gioco di specchi. Essendo così eterna beatitudine senza la minima traccia di contrazione-separazione, e quindi di sofferenza.
Ecco il motivo per cui tanti vengono chiamati, pochi rispondono, pochissimi progrediscono e solo una manciata si scioglie nel Sè per sempre: serve una perfezione tanto profonda quanto leggera. La perfezione di cui parlo non è un'idea, credenza, speranza, visione, desiderio, teoria. In altre parole non è il concetto mentale di perfezione ovvero "come le cose o un santo o l'illuminazione o una persona dovrebbe essere secondo me, te, Tizio, Caio".
La perfezione di cui parlo è data dalla realizzazione e incarnazione della nostra vera natura, Esistenza-Coscienza-Beatitudine, Sat-Cit-Ananda. Questa è l'unica perfezione e non a caso chi la realizza, ovvero un santo, viene chiamato in sanscrito Siddha, cioè essere perfetto. Perché ha realizzato l'unico scopo per cui ogni cosa è in essere, l'unica sostanza che esiste: Infinita Coscienza Estatica. Hai paura o sei stimolato? P.s. Trovi un altro articolo che aiuta a riflettere attorno a questo importante tema cliccando qui.
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Ciao Tommaso, ogni tanto torno a leggerti. Quanto è bello questo articolo, ho gli occhi lucidi. Desiderio non vuol dire Illuminazione, eppure il Desiderio vivido, non mentale, è l'inizio di Dio stesso. La personalità non ha nulla a che vedere, eppure nella crescita spirituale lavorano tutti solo su quella, di Dio, del fatto che tutto è perfezione, Amore, che l'io è illusione: nessuna traccia. Lo trovo molto triste, ma mi rimetto alla "giustezza del Tutto" per questo. Possiamo invece notare una cosa: se non lavoriamo ai vecchi vasana della personalità, questi comunque si sciolgono via via che l'anima matura, che ci risvegliamo, dunque in verità alcuni tratti individuali si modificano. L'ego residuale, non più identitario, risente comunque dell'evoluzione di coscienza,…