Ogni manifestazione ha la sua componente atomica, chimica ed elettrica.
In altre parole un qualsiasi evento, interno o esterno, miracoli inclusi, ha sempre una spiegazione scientifica perché si manifesta attraverso le leggi della natura, e non potrebbe essere altrimenti. Se non c’è spiegazione è perché in questo momento ancora non si conosce la spiegazione.
Qual è la sostanza chimica legata alla Beatitudine o estasi divina?
Il suo nome deriva da "ananda", la parola sanscrita per "beatitudine". L'anandamide è una molecola messaggera che svolge un ruolo nel dolore, nella depressione, nell'appetito, nella memoria e nella fertilità. E' stata isolata dal chimico ceco Lumír Ondřej Hanuš e dal farmacologo americano William Anthony Devane nel laboratorio di Raphael Mechoulam dell'Università di Gerusalemme nel 1992. L'anandamide è sintetizzata nelle aree del cervello che sono importanti nella memoria e nei processi di pensiero più elevati, e nelle aree che controllano il movimento. Ciò implica che la funzione dell'anandamide non è solo quella di produrre beatitudine, estasi.
L'apprendimento e la memoria sono stabiliti dalle connessioni tra le cellule nervose, creando nuove connessioni o rompendo quelle vecchie. L'uso ripetuto di una connessione la rende più forte, mentre la mancanza di utilizzo può causare la perdita della connessione. Alcune prove biochimiche suggeriscono che l'anandamide svolge un ruolo nella creazione e nella rottura delle connessioni neurali a breve termine. L'anandamide potrebbe essere una delle sostanze chimiche che producono beatitudine e che aiutano a produrre un oblio di sé grazie al quale possiamo separarci più facilmente dal nostro passato e dalla falsa identificazione con noi stessi.
La memoria richiede un'enorme energia. L'energia utilizzata nel costante tentativo di ricreare e mantenere il senso di chi siamo in questo momento ci impedisce di scoprire cosa potremmo diventare. Così la “normale contrattura” (o nevrosi) che abbiamo sull’idea di chi siamo, sul nostro posto nel mondo e sul nostro passato... non permette alla Kundalini di manifestarsi (sulla relazione fra Kundalini e Beatitudine/Estasi ho scritto dei post in passato). Una volta “accesa”, tuttavia, la Kundalini dissolve la nostra nevrosi, il nostro dolore, lo stress accumulato, i traumi, e lo fa essenzialmente inondando il cervello limbico di beatitudine, facendoci dimenticare somaticamente il nostro passato. Beatitudine ed Estasi che possono manifestarsi in tutto il corpo o anche solo in alcune parti del corpo.
E’ interessante notare che al di fuori del cervello, l'anandamide agisce come un messaggero chimico tra l'embrione e l'utero durante “l'impianto dell'embrione” nella parete uterina. Quindi è una delle prime comunicazioni che avviene tra madre e figlio → AMORE!
E’ meglio continuare a mantenere la solita contrattura o provare a scioglierla con la Beatitudine?
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